giovedì 28 marzo 2013

La mia fiera

Pubblicato da Bologna per i bambini alle 16:58 0 commenti


Si è conclusa ieri la mia esperienza alla Fiera del libro per ragazzi, a cui ho partecipato sia per questioni di lavoro sia in quanto mamma appassionata di libri. Che dire…è stata un’esperienza molto interessante sotto entrambi i punti di vista!

Essendo una fiera internazionale con espositori provenienti da tutto il mondo, camminando tra i vari stand si sentivano tutte le lingue possibili ed immaginabili, e sinceramente mi ha fatto un po’ effetto essere catapultata dal mio paesino di campagna in una realtà così cosmopolita dopo un viaggio durato solo 30 minuti.
Bologna è anche questo.


Inoltre, poiché nel settore dell’editoria per ragazzi quasi sempre testo e illustrazioni sono indissolubilmente legati, il mondo dell’illustrazione regna sovrano in questa fiera: libri illustrati ma anche illustrazioni in mostra, illustrazioni provenienti da tutto il mondo che ci trasportano in culture diverse dalla nostra. E illustratori che vengono a proporre le proprie creazioni con le loro cartellette cariche di sogni e professionalità.
A questo proposito mi ha colpito moltissimo il “muro degli illustratori”, contenente annunci sia da parte di chi cerca ma soprattutto di chi offre illustrazioni: una concentrazione di arte allo stato puro, un vero e proprio spettacolo per gli occhi e per l’anima. Quanto talento!



 
Questa fiera mi lascia inoltre la percezione sempre più chiara di come un libro non sia solo quell’oggetto magico che mi piace pensare, ma anche e soprattutto un prodotto commerciale. Insomma, le case editrici presenti alla fiera volevano (giustamente) vendere libri e guadagnare soldi!
Quando quindi vedevo, all’interno di uno stand, due persone sedute ai lati opposti di un tavolo, impegnate a sfogliare un libro parlottando, non potevo fare a meno di chiedermi quali siano i fattori che influiscono sulla pubblicazione di un libro per bambini. E cosa rende un libro facilmente vendibile? Quanto influiscono le leggi del mercato e quanto l’effettiva qualità di un testo?

Ma, al di là di queste mie considerazioni personali, poiché questo blog dovrebbe occuparsi di Bologna e dei bambini, vorrei segnalarvi alcune realtà bolognesi presenti in fiera.

Edizioni Artebambini ha sede a Bazzano e propone:
Per i più piccoli e per i ragazzi, albi illustrati che avvicinano all’arte in maniera ludica e confidenziale. Per gli adulti, la collana “Quaderni per crescere” in cui vengono presentati itinerari di lavoro tematici. L’Arte, posta al centro di tutti i nostri progetti, diventa fulcro e punto di equilibrio e permette sia ai bambini agli adulti di giocare, imparare, raccontare storie in modo unico e divertente.

Ibby Italia è la sezione italiana dell’omonima organizzazione no-profit internazione, finalizzata a
promuovere a livello internazionale il diritto dei più giovani ai buoni libri e alla lettura, creando ovunque per l'infanzia l'opportunità di accedere a libri di alto livello letterario e artistico e incoraggiando la pubblicazione e la distribuzione di libri di qualità per bambini specialmente nei Paesi in via di sviluppo.  

L’associazione culturale Hamelin, che avevo già conosciuto in occasione di Bilbolbul,
mette in relazione promozione culturale e vocazione pedagogica, lavorando in particolare con bambini e adolescenti attraverso la letteratura, il fumetto, l’illustrazione e il cinema. 
L’associazione nasce dalla convinzione che leggere sia un atto fondamentale che porta a una ricerca di senso, di sé e del mondo che ci circonda.

Perché ogni tanto non optare per il km zero anche nella scelta dei libri?
 

venerdì 22 marzo 2013

Musica e bambini a Bologna

Pubblicato da Bologna per i bambini alle 17:07 0 commenti


La propensione di mia figlia nei confronti della musica è sempre stata abbastanza palese.
O, per meglio dire, la propensione dei bambini in generale nei confronti della musica mi è sempre parsa abbastanza palese.
Spesso mi chiedo se dovrei cercare di assecondare tale propensione affidandomi all'aiuto di professionisti, ma altrettanto spesso mi dico che gli stimoli che la vita di tutti i giorni offre ai bambini sono più che sufficienti - basta non chiudere la porta di casa nostra alla musica (cosa che tra l’altro non ci sogneremmo mai di fare).

Quando ho fatto un po’ di ricerche sui corsi di musica che Bologna offre ai bambini, anche piccolissimi, i principali risultati in cui mi sono imbattuta sono stati:

Music together: associazione presente in varie città italiane, a Bologna offre corsi sia in centro che in provincia (San Lazzaro, Zola Predosa, Minerbio, Medicina, Ozzano…). Si basa su un metodo il cui obiettivo è aiutare i genitori a fare musica con i propri figli.

Madamadorè: associazione musicale di Calderino (Monte San Pietro), propone diverse attività di avvicinamento alla musica (anche a partire dai sei mesi di età) e corsi per i bambini più grandi (chitarra, percussioni, batteria).

Incontri musicali 'InCanto': presso la Salaborsa Ragazzi, incontri per bimbi dai 2 agli 11 mesi volti a favorire la comunicazione genitore-bambino tramite la musica e a sviluppare l’intelligenza musicale.

I giovedì da cantare e da suonare: presso la Salaborsa Ragazzi, incontri di gioco musicale per bambini da 0 a 3 anni.

Vietato ai Maggiori: presso la Biblioteca di Casalecchio di Reno, un percorso per sviluppare la musicalità nei bambini seguendo le indicazioni del progetto Nati per la musica.

Avendo un budget più che limitato e, come accennavo prima, anche diversi dubbi, ho occasionalmente partecipato a degli incontri in biblioteca. Incontri che mi hanno lasciata molto soddisfatta e a cui mi sembra che mia figlia abbia partecipato più che volentieri.  
Poi, però, sull’ultimo numero di Uppa ho letto un articolo di Marta Abatematteo (la quale ha guidato alcune delle attività sia presso la Salaborsa che a Casalecchio) e mi sono accorta di aver sbagliato tutto. Di aver avuto un atteggiamento completamento sbagliato. Di aver vestito troppo i panni del genitore, di avere forse anche limitato l'espressività di mia figlia. E, in un certo senso, purtroppo di non essermi completamente affidata alla professionalità della persona che teneva il laboratorio.
Ciò che mi ha consolato, però, è che, secondo l’articolo, questi atteggiamenti sono abbastanza comuni.

“I percorsi sonori servono ai genitori non solo per dare nuovi stimoli al loro bambino, ma per lasciarsi andare e vivere attraverso la musica, nel modo più naturale possibile, la propria dimensione e rendersi conto di come il proprio bambino viva il suo rapporto con gli altri, col mondo esterno.”

Insomma, questo articolo è stato sotto certi aspetti illuminante ed è con una nuova consapevolezza che mi accingo a partecipare al nuovo incontro.
Se volete consultarlo online, basta andare qui e selezionare la sezione “Nati per la musica”.
E, per inciso, se per sbaglio non siete abbonati ad Uppa vi consiglio caldamente di farlo quanto prima, garantisco per esperienza personale che la lettura di questa rivista non potrà fare altro che giovare a voi e ai vostri bambini.




domenica 20 gennaio 2013

Montessori a San Giovanni in Persiceto

Pubblicato da Bologna per i bambini alle 21:08 0 commenti


Vorrei condividere con voi le mie impressioni successive all’incontro con Elena Balsamo che si è tenuto ieri presso il Comune di San Giovanni in Persiceto.
Un incontro organizzato presso la Sala Giunta che, lasciatemelo dire, rappresentava un'ambientazione splendida con le sue pareti rosse, le grandi finestre e i soffitti decorati.
Un incontro, lasciatemi dire anche questo, organizzato magnificamente, in quanto a disposizione dei genitori c'era (gratuitamente, e sinceramente non è una cosa così scontata) un'educatrice che, in una stanza separata ma attigua, si occupava dei bambini. Bambini che ogni tanto correvano dai loro genitori per mostrare, orgogliosi e sorridenti, un disegno o la maschera di carta appena creata.

La sala era piena di mamme, papà e nonni, c'erano tanti bambini e diverse fasce portabebè.
Tutti probabilmente presenti perché, come ha fatto notare la Balsamo, consapevoli di vivere in un periodo in cui per i propri figli si può scegliere tra diverse modalità di parto, allattamento, accudimento e anche istruzione.
E a chi non vuole necessariamente seguire il gregge e non ha  paura di cambiare e sperimentare, spesso nasce il desiderio di informarsi su metodi educativi "alternativi", come quello montessoriano e steineriano.

La Balsamo ha illustrato alcuni dei concetti fondamentali elaborati da Maria Montessori, e le sue parole sono state accompagnate da immagini.
Abbiamo quindi visto esempi di camerette - con il classico letto montessoriano, il cui materasso non si trova a più di 20 cm da terra così da permettere al bambino di uscirvi liberamente per raggiungere i genitori - asili e scuole con i tipici arredi a misura di bambino ed esempi di attività da proporre.
Tra le tante foto, abbiamo potuto ammirare bambini in cima ad una scala per costruire un’alta torre e i tanti tappeti disposti per terra, dove i bambini amano stare.

Ci è stato spiegato che è il bambino a scegliere l'attività a cui dedicarsi e ci sono state mostrate immagini di bambini impegnati in attività in cucina, attività di pulizia (come lavare i fazzoletti o i vetri), attività all'esterno o intenti ad accudire animali di piccola taglia.
E, a proposito del concetto di autonomia e libertà di scelta, mi ha ancora una volta colpito la celebre frase, pronunciata da un bambino, "Non facciamo quel che vogliamo ma vogliamo quel che facciamo".

Ci è stata fatta notare la costante presenza del bello, rappresentata dai materiali scelti con cura o anche solo da un fiore posto sul vassoio dell'attività scelta.

Insomma è stato sicuramente un incontro molto interessante che ha fornito ai presenti tanti spunti di riflessione.
Purtroppo attualmente le scuole montessoriane a Bologna - da quel che mi risulta, ma spero vivamente di essere smentita - non sono economicamente alla portata di tutti, tuttavia credo che possa essere una buona idea approfondire le proprie conoscenze al riguardo per eventualmente adottare all'interno della propria routine quotidiana almeno qualche accorgimento che possiamo ritenere utile.

(pessima, pessima foto, ma il mio cellulare è di primissima generazione...)

 

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